Stress e omeostasi
Il nostro benessere dipende dalla nostra capacità di rispondere alle minacce esterne e di mantenere un equilibrio grazie all'attività del Sistema Nervoso Autonomo. Possiamo difenderci con piccoli aggiustamenti nella dieta, nei ritmi di vita e nell'attività fisica.
Dobbiamo abbandonare il concetto di stress inteso come fattore esclusivamente "psicologico” e iniziare a considerare che qualsiasi evento che tende a "spostare" il nostro equilibrio è un fattore stressante: mangiare in modo sbagliato, bere troppo poco, togliere ore al sonno, fare attività fisica troppo intensa o non farne affatto, assumere farmaci, ecc. sono tutti fattori che l'organismo vive come una minaccia, quindi uno stress.
Poi ci sono anche le condizioni psicologiche come una preoccupazione o un pensiero costante, situazioni difficili a livello familiare o lavorativo che costituiscono anch'essi elementi stressogeni.
Il sistema di difesa dell'organismo
L'organismo è in continua lotta per mantenere l'omeostasi e utilizza un sistema supersensibile che si chiama Sistema Nervoso Autonomo che funziona in modo del tutto automatico: noi non possiamo influenzare volontariamente i suoi interventi. La sua attività varia nell'arco delle 24 ore seguendo i "ritmi circadiani” che sono fondamentali per il buon funzionamento di tutto il nostro organismo (ormoni, metabolismo, sistema immunitario, ecc) e il mantenimento di questi ritmi, legati alla luce e al buio, è strettamente connesso al benessere e alla omeostasi.
Questo sistema è perfetto per le minacce per cosi dire "acute”, improvvise, ma purtroppo non lo è altrettanto per quelle croniche come stimoli stressanti, piccoli o grandi che siano, continui e ripetuti nel tempo. Nel caso in cui le risposte di difesa vengano sollecitate per lunghi periodi andranno a provocare alcuni problemi.
Questo sistema è perfetto per le minacce per cosi dire "acute”, improvvise, ma purtroppo non lo è altrettanto per quelle croniche come stimoli stressanti, piccoli o grandi che siano, continui e ripetuti nel tempo. Nel caso in cui le risposte di difesa vengano sollecitate per lunghi periodi andranno a provocare alcuni problemi.
Adrenalina e cortisolo: le nostre armi
La risposta allo stress prevede la produzione di adrenalina e cortisolo che provocano l'immissione di zuccheri nel sangue (la "benzina” di pronto uso che ci serve in queste situazioni), la vasocostrizione periferica, l'aumento della frequenza cardiaca, l'alterazione del ritmo respiratorio e molto altro ancora. A lungo andare questo tipo di reazioni diventano dannose: l'organismo si tiene in un continuo stato di allerta che determina col passare del tempo dei danni funzionali che producono alcuni sintomi e disturbi (ad esempio nella digestione, nel sonno, nell'umore, ecc) che poi diventano danni organici dando origine a vere e proprie patologie.
Come possiamo difenderci?
Considerando che gli errori nello stile di vita, nell'alimentazione, ecc. sono i maggiori responsabili dello squilibrio, per evitare la tendenza verso la patologia dobbiamo iniziamo a dare all’organismo gli stimoli giusti. Spesso anche piccoli aggiustamenti nella dieta, nei ritmi di vita (ad esempio negli orari dei pasti o dell'andare a dormire) o nell'attività fisica producono grandi miglioramenti nella salute!
