Abbasso la bilancia
Se cercate di perdere peso e rimettervi in forma, la bilancia potrebbe non essere il vostro miglior alleato, visto che non vi dà tante preziose informazioni sulla vostra composizione corporea. Il vero obiettivo è ridurre il grasso corporeo, non il peso!
Il grasso viscerale o addominale è la parte di tessuto adiposo concentrata all’interno della cavità addominale, tra gli organi interni e il tronco e si differenzia dal grasso sottocutaneo (nello strato più profondo della cute), e da quello intramuscolare (distribuito tra le fibre dei muscoli).
Nel mondo scientifico è ormai chiaro che "il grasso viscerale e quello intramuscolare sono molto più pericolosi per la salute di quello sottocutaneo” .
Lo ha dimostrato uno studio clinico del 2012 (su oltre 12.000 pazienti osservati per un periodo di 14 anni circa) che metteva a confronto il BMI (indice di massa corporea = rapporto tra peso e altezza) con il rapporto girovita/fianchi in relazione con il rischio cardiovascolare.
Nel mondo scientifico è ormai chiaro che "il grasso viscerale e quello intramuscolare sono molto più pericolosi per la salute di quello sottocutaneo” .
Lo ha dimostrato uno studio clinico del 2012 (su oltre 12.000 pazienti osservati per un periodo di 14 anni circa) che metteva a confronto il BMI (indice di massa corporea = rapporto tra peso e altezza) con il rapporto girovita/fianchi in relazione con il rischio cardiovascolare.
L'indice di massa corporea e l'obesita' "viscerale"
L'indice tradizionale di obesità, il BMI , ha dimostrato di essere terribilmente fuorviante: avere un peso totale e un BMI normali non significa necessariamente avere una buona distribuzione tra massa magra e massa grassa; infatti avere un peso e un BMI nella norma ma molto grasso addominale è risultato essere più pericoloso che avere un BMI totale elevato.
Gli individui normopeso ma con obesità addominale, avevano una probabilità di morte maggiore del 50% rispetto a quelli con un normale indice di massa corporea e un normale rapporto girovita/fianchi !
Gli individui normopeso ma con obesità addominale, avevano una probabilità di morte maggiore del 50% rispetto a quelli con un normale indice di massa corporea e un normale rapporto girovita/fianchi !
Quindi il controllo del grasso della pancia è più importante del BMI e del peso corporeo: in altre parole anche con un peso corporeo normale ci si può trovare in una condizione di "obesità viscerale” e quindi rischiare molto dal punto di vista cardiovascolare.
Misurare il girovita
Per misurare il girovita: in posizione eretta con i muscoli addominali rilassati si deve prendere la circonferenza all'altezza dell'ombelico, utilizzando un nastro metrico non elastico, ponendolo il più possibile orizzontale rispetto al pavimento. Il risultato va interpretato cosi:
Per gli Uomini = tra i 94 e i 102 centimetri è sovrappeso; > 102 centimetri è obesità
Per le Donne = tra gli 80 e 86 centimetri è sovrappeso; > 86 centimetri è obesità
Per gli Uomini = tra i 94 e i 102 centimetri è sovrappeso; > 102 centimetri è obesità
Per le Donne = tra gli 80 e 86 centimetri è sovrappeso; > 86 centimetri è obesità
Ricordate: per il controllo del proprio stato di salute, della propria forma fisica e dell'efficacia di una eventuale dieta non dovete più considerare la bilancia o il BMI perchè nessuno dei due considera la quantità di grasso corporeo né lo stato muscolare che sono invece importantissimi!!! Il troppo grasso corporeo è collegato a problemi di salute cronici come la pressione alta, l'ipercolesterolemia, le malattie cardiache, il diabete e il cancro.
Il girovita è anche un potente indicatore della sensibilità all'insulina dato che gli studi dimostrano chiaramente come la misura del girovita sia uno dei modi più potenti per predire il rischio di diabete.
Obiettivo: ridurre il grasso corporeo, non il peso!
Scegliendo un'alimentazione equilibrata e uno stile di vita salutare possiamo ridurre senza tanta fatica e rinunce l'accumulo di grasso viscerale e il rischio di contrarre molte delle malattie più temute.
Ad influenzare il metabolismo contribuiscono più fattori: l’età (compiuti i 40 anni il metabolismo si abbassa del 5% ogni 10 anni), il sesso (gli uomini bruciano, a riposo, più calorie delle donne), la massa corporea, perché più massa magra si ha (cioè più muscoli), più il metabolismo sarà efficiente. Ci sono però dei fattori su cui noi stessi abbiamo il controllo: la dieta e l'attività fisica.
Basta con il conto delle calorie nel tentativo di ritrovare la forma: diminuire l’apporto energetico può essere spesso controproducente: per difendersi, infatti, il corpo rallenta il metabolismo, rendendo sempre più difficile dimagrire. Meglio variare il menù aumentando frutta, vegetali e cibi integrali ed eliminando i cibi processati industrialmente e facendo più attività fisica.
Ad influenzare il metabolismo contribuiscono più fattori: l’età (compiuti i 40 anni il metabolismo si abbassa del 5% ogni 10 anni), il sesso (gli uomini bruciano, a riposo, più calorie delle donne), la massa corporea, perché più massa magra si ha (cioè più muscoli), più il metabolismo sarà efficiente. Ci sono però dei fattori su cui noi stessi abbiamo il controllo: la dieta e l'attività fisica.
Basta con il conto delle calorie nel tentativo di ritrovare la forma: diminuire l’apporto energetico può essere spesso controproducente: per difendersi, infatti, il corpo rallenta il metabolismo, rendendo sempre più difficile dimagrire. Meglio variare il menù aumentando frutta, vegetali e cibi integrali ed eliminando i cibi processati industrialmente e facendo più attività fisica.
L'obiettivo non deve essere quello di "ridurre il peso” sulla bilancia, ma quello, ben più importante, di ridurre il grasso corporeo.