Qualche trasgressione
Quando si segue un regime alimentare dimagrante occorre essere rigorosi, ma una piccola trasgressione programmata una volta ogni tanto può essere utile sia dal punto di vista metabolico che da quello psicologico. Attenzione però a non superare il limite di 3 giorni consecutivi.
Quando si mangia abitualmente in modo sano e corretto, facendo attenzione a consumare molta frutta e verdura, cibi sani e naturali, non c’è niente di male a concedersi di tanto in tanto una trasgressione alla regola, lasciandosi un po’ andare ai piaceri della gola e della tavola, magari in occasione di un invito a cena o delle feste natalizie.
Quando si inizia un programma dietetico occorre essere un po’ più meticolosi per avere il tempo di assimilare il nuovo regime alimentare, ma andando avanti ci si può permettere qualche piccola eccezione alla regola
Quando si inizia un programma dietetico occorre essere un po’ più meticolosi per avere il tempo di assimilare il nuovo regime alimentare, ma andando avanti ci si può permettere qualche piccola eccezione alla regola
Lo sgarro dalla dieta può essere addirittura utile
Questo tipo di trasgressione, se fatta solo una volta ogni tanto, ci aiuta addirittura a tenere il nostro metabolismo più "sveglio” e attivo perché sappiamo che l’organismo tende ad adattarsi a qualsiasi stimolo, anche quello alimentare, perciò anche il cibo, se sempre uguale, dopo un po’ non avrà più su di noi lo stesso effetto. Qualsiasi regime dimagrante sarà efficace nelle fasi iniziali della dieta, ma col tempo, tenderà a perdere gradualmente la sua efficacia.
Lo "stravizio”, fatto in media una volta alla settimana, aiuta il nostro organismo a non adattarci troppo e stimola il buon funzionamento della nostra tiroide, quindi ci aiuta nel dimagrimento.
Che dire poi dell’appagamento psicologico di una trasgressione quando "siamo stati bravi” per tutta la settimana?
E’ certamente di grande aiuto e contribuisce a non farci sentire troppo "prigionieri”.
Lo "stravizio”, fatto in media una volta alla settimana, aiuta il nostro organismo a non adattarci troppo e stimola il buon funzionamento della nostra tiroide, quindi ci aiuta nel dimagrimento.
Che dire poi dell’appagamento psicologico di una trasgressione quando "siamo stati bravi” per tutta la settimana?
E’ certamente di grande aiuto e contribuisce a non farci sentire troppo "prigionieri”.
Quando fermarsi e tornare sulla "retta via"
Ma fino a che punto possiamo concederci delle trasgressioni senza rischiare di allentare completamente le redini?
Cerchiamo di non superare i 3 giorni perché entro questo limite la mente si sentirà appagata e gratificata e si svilupperà un sano senso di colpa che ci permetterà di rimetterci in carreggiata con più entusiasmo, mentre, oltre il quarto giorno, il cervello comincerà a "mollare” e inizieremmo a pensare che è troppo faticoso ricominciare.
La soluzione migliore resta comunque la trasgressione "programmata” una volta ogni settimana, meglio se poi compensata da un’attività fisica un po’ più intensa o da una giornata di disintossicazione nei giorni successivi.
Cerchiamo di non superare i 3 giorni perché entro questo limite la mente si sentirà appagata e gratificata e si svilupperà un sano senso di colpa che ci permetterà di rimetterci in carreggiata con più entusiasmo, mentre, oltre il quarto giorno, il cervello comincerà a "mollare” e inizieremmo a pensare che è troppo faticoso ricominciare.
La soluzione migliore resta comunque la trasgressione "programmata” una volta ogni settimana, meglio se poi compensata da un’attività fisica un po’ più intensa o da una giornata di disintossicazione nei giorni successivi.