Colesterolo: nemico o amico?
Il colesterolo non è l'origine di tutti i nostri mali come stanno cercando di farci credere, è invece necessario per la formazione delle membrane cellulari e la sintesi di molti ormoni. Molti studi dimostrano che se i valori di colesterolo sono molto bassi aumenta il rischio di sviluppare patologie e di mortalità. E' invece importante difendere l'organismo dallo stress ossidativo che può rendere il colesterolo pericoloso.
Quando vediamo negli scaffali dei supermercati un prodotto con la scritta "senza colesterolo” lo acquistiamo subito, soddisfatti e convinti di aver fatto una mossa vincente per la nostra salute.
In realtà il colesterolo non è l'origine di tutti i nostri mali come stanno cercando di farci credere.
In realtà il colesterolo non è l'origine di tutti i nostri mali come stanno cercando di farci credere.
Il colesterolo è una molecola lipidica prodotta nel fegato ed è essenziale per molte funzioni fisiologiche: è necessario per costruire alcuni componenti chiave del nostro corpo come le membrane cellulari e molti ormoni sia maschili che femminili, è inoltre coinvolto nel funzionamento del sistema nervoso e immunitario e viene usato come combustibile dal muscolo cardiaco. Infatti i 2/3 del colesterolo circolante nell’organismo sono prodotti dal corpo stesso, solo 1/3 proviene dal cibo ingerito.
Molti studi clinici dimostrano che il colesterolo è un alleato
Negli ultimi due decenni ci hanno bombardato con innumerevoli dati su quanto il colesterolo sia direttamente coinvolto nell’ostruzione dei vasi sanguigni e nelle malattie cardio-vascolari. Ormai molti studi clinici hanno dimostrato che non è così:
In uno studio clinico dell'Università di Yale è stato dimostrato che persone anziane con colesterolo basso hanno una mortalità doppia per attacco di cuore rispetto a quelle con colesterolo alto.
Secondo altri studi clinici sembrerebbe che livelli di colesterolo più elevati proteggano dalle infezioni: confrontando un gruppo di soggetti con valori di colesterolo basso e un altro con colesterolo alto a distanza di 15 anni, si è visto che nel primo gruppo erano sensibilmente inferiori i ricoveri per patologie infettive sia dell'apparato respiratorio che gastro-intestinale.
Pochi anni fa il New York Times ha riportato che "una ricerca durata 2 anni ha mostrato che in pazienti con il colesterolo alto a cui sono stati somministrati farmaci per l’abbassamento del colesterolo, lo spessore della placca aterosclerotica (quella che si crea all'interno dei vasi sanguigni e ne determina l'ostruzione) sia raddoppiato.”
Uno studio condotto in doppio cieco nel Minnesota ha dimostrato che si può abbassare il tasso di colesterolo del 15% senza avere però né una diminuzione delle malattie cardiovascolari, né una diminuzione del tasso di mortalità.
Altri studi dimostrano come gli acidi grassi essenziali omega-3 possono ridurre il numero di decessi per patologie cardiovascolari (fino al 30%) senza influenzare il livello di colesterolo nel sangue.
L'ingiusta demonizzazione del colesterolo
Questa demonizzazione del colesterolo quindi non è poi così giustificata e probabilmente nelle conclusioni tratte non è stato considerato con la giusta importanza un altro fattore fondamentale che è il vero fattore di rischio primario: il sovrappeso/obesità e più in generale l’assunzione di troppe calorie rispetto al proprio fabbisogno.
Questo errore è stato poi usato da governi, medici e industrie alimentari e farmaceutiche per influenzare psicologicamente le persone: anziché dire loro "mangiate meno”, si è seguita una linea diversa: "mangiate meno grassi ed evitate gli alimenti ricchi di colesterolo, sono loro il pericolo!”. La politica è stata ovviamente fallimentare perché la gente si è buttata sugli zuccheri con risultati ben peggiori!
D’altra parte, livelli troppo bassi di colesterolo nel sangue possono causare seri problemi nell’organismo: disfunzioni sessuali, difficoltà ad affrontare lo stress, minore energia vitale.
Questo errore è stato poi usato da governi, medici e industrie alimentari e farmaceutiche per influenzare psicologicamente le persone: anziché dire loro "mangiate meno”, si è seguita una linea diversa: "mangiate meno grassi ed evitate gli alimenti ricchi di colesterolo, sono loro il pericolo!”. La politica è stata ovviamente fallimentare perché la gente si è buttata sugli zuccheri con risultati ben peggiori!
D’altra parte, livelli troppo bassi di colesterolo nel sangue possono causare seri problemi nell’organismo: disfunzioni sessuali, difficoltà ad affrontare lo stress, minore energia vitale.
Cosa dobbiamo fare per difenderci dalle malattie cardio-vascolari
Ma allora qual è il rapporto tra il colesterolo e i danni ai vasi e l’aterosclerosi? Quando si crea un danno sulla parete dei vasi sanguigni il colesterolo si deposita sulla lesione creando una placca (è un meccanismo di difesa nel caso i vasi sanguigni siano danneggiati), ma le lesioni dei vasi sono causate principalmente da carenza di vitamina C e di altri nutrienti (Linus Pauling Premio Nobel per la Biochimica e per la Pace) e NON dal colesterolo alto!
L’eventuale pericolosità del colesterolo è legata invece al suo stato di ossidazione: quando le molecole di colesterolo vengono ossidate (meccanismo che si verifica in caso di stress ossidativo – vedi articolo "Lo stress ossidativo") diventano più "appiccicose” e tendono ad aderire di più alle pareti dei vasi, ma con uno stile di vita sano e assumendo antiossidanti, anche livelli di colesterolo intorno a 240 mg/dl non sono affatto preoccupanti.
L’eventuale pericolosità del colesterolo è legata invece al suo stato di ossidazione: quando le molecole di colesterolo vengono ossidate (meccanismo che si verifica in caso di stress ossidativo – vedi articolo "Lo stress ossidativo") diventano più "appiccicose” e tendono ad aderire di più alle pareti dei vasi, ma con uno stile di vita sano e assumendo antiossidanti, anche livelli di colesterolo intorno a 240 mg/dl non sono affatto preoccupanti.
Cosa fare in pratica
Pertanto per ridurre il rischio cardio-vascolare, invece di concentrarsi solo sul diminuire i livelli di colesterolemia, dovremmo:
Colmare le nostre esigenze di micro-nutrienti, minerali e in particolare di vitamina C.
Ridurre in modo significativo lo zucchero e i carboidrati raffinati (pane, pasta, bibite zuccherate e dolci) nella nostra dieta (e non solo i grassi).
Fare attività fisica quotidiana.
Assumere Omega-3 e Antiossidanti (vitamina E, acido alfa-lipoico, ecc).