La paleo-dieta
La Paleo-Dieta si basa sul principio che l'uomo non è geneticamente predisposto per nutrirsi con i cibi industriali attualmente a disposizione: nell'alimentazione del Paleolitico erano presenti proteine magre della carne e del pesce, vegetali e frutta, ma non zuccheri raffinati, latticini, grassi saturi o sale che pertanto andrebbero evitati.
Secondo alcune teorie l’alimentazione moderna discosta molto da quella che dovrebbe far funzionare al meglio il nostro organismo: per circa 7 milioni di anni (nel Paleolitico) l’uomo ha mangiato solo carne, pesce, frutta, verdura e frutta secca assumendo gli alimenti così come erano presenti in natura, e reperiti attraverso la raccolta, la caccia o la pesca e tutti i nostri processi metabolici si sono "formati” con quel tipo di cibo.
10 mila anni fa (nel Neolitico) sono state introdotte le tecniche di agricoltura e allevamento per cui sono comparsi nella dieta umana i cereali, i legumi, il latte e i formaggi, ma, a livello genetico, non ci siamo adattati a questi nuovi alimenti che possono quindi risultare dannosi per la nostra salute.
I principi base della Paleo-dieta
Uno dei più grandi sostenitori della paleo-dieta è il Prof. Loren Cordain, nutrizionista, che ha scritto diversi articoli e libri ed insegna presso il dipartimento di Salute e Scienze Motorie presso l'università del Colorado, negli USA.
Egli sostiene che gli elementi fondamentali della dieta moderna - cereali, latticini, zuccheri raffinati, carni grasse e cibi raffinati, trattati e salati - non sono gli alimenti per cui l'uomo è geneticamente programmato, per questo ci fanno ingrassare e sono causa della maggior parte dei disturbi e delle malattie croniche che ci affliggono.
Gli uomini del paleolitico si nutrivano soprattutto di animali selvatici e magri, e l'assunzione di proteine era molto elevata, rispetto ad oggi; i carboidrati, ricavati da frutta e verdure selvatiche, escludendo quindi i cereali, erano presenti in maniera molto inferiore, ma era molto più elevata la quantità di fibre.
Nella dieta proposta da Cordain vengono demonizzati gli zuccheri raffinati, il sale, i grassi saturi (nel paleolitico i cibi erano ricchi di grassi mono e poli-insaturi e di omega 3), il latte e tutti i suoi derivati e gli alcolici.
Egli sostiene che gli elementi fondamentali della dieta moderna - cereali, latticini, zuccheri raffinati, carni grasse e cibi raffinati, trattati e salati - non sono gli alimenti per cui l'uomo è geneticamente programmato, per questo ci fanno ingrassare e sono causa della maggior parte dei disturbi e delle malattie croniche che ci affliggono.
Gli uomini del paleolitico si nutrivano soprattutto di animali selvatici e magri, e l'assunzione di proteine era molto elevata, rispetto ad oggi; i carboidrati, ricavati da frutta e verdure selvatiche, escludendo quindi i cereali, erano presenti in maniera molto inferiore, ma era molto più elevata la quantità di fibre.
Nella dieta proposta da Cordain vengono demonizzati gli zuccheri raffinati, il sale, i grassi saturi (nel paleolitico i cibi erano ricchi di grassi mono e poli-insaturi e di omega 3), il latte e tutti i suoi derivati e gli alcolici.
La Paleo-dieta in pratica
In pratica ci si dovrebbe alimentare così:
Carni magre, pesce e frutti di mare senza limitazioni,
Verdura e frutta in abbondanza,
Niente cereali,
Niente legumi,
Niente latte, latticini e formaggi,
Niente zuccheri raffinati (solo raramente miele),
Niente cibi trattati.
Per Cordain questo programma alimentare andrebbe seguito per tutta la vita anche perché è molto semplice: non occorre contare calorie o pesare i cibi, inoltre non è troppo rigoroso in quanto prevede anche degli "strappi alle regole", permettendo la sporadica introduzione di alimenti "vietati".
La mia opinione
Ritengo il principio ispiratore della paleo-dieta molto valido, anche se, a mio parere, cereali e legumi sono cibi sani (nella loro forma integrale) e non penso andrebbero eliminati completamente dalla nostra dieta.
Credo, inoltre, che si dovrebbe seguire questo tipo di alimentazione soltanto se si ha la possibilità di reperire fonti proteiche sane: animali allevati all’aperto e nutriti con erba (allevamento di tipo "grass-feed”) e non "bombardati” di ormoni, antibiotici o altri farmaci e, allo stesso modo, anche frutta e verdura coltivate senza trattamenti chimici.
Un grosso punto di forza per il nostro benessere è il ritorno a cibi più naturali, non trattati industrialmente, non conservati o alterati per variarne il sapore o per ottenere una lunga conservazione.
Si è calcolato che in Italia ogni anno, insieme al cibo, ingeriamo in media circa 12 kg di sostanze chimiche di sintesi che costringono fegato e reni ad un superlavoro, mandano in tilt il nostro sistema ormonale e a lungo andare ci fanno ammalare.
Credo, inoltre, che si dovrebbe seguire questo tipo di alimentazione soltanto se si ha la possibilità di reperire fonti proteiche sane: animali allevati all’aperto e nutriti con erba (allevamento di tipo "grass-feed”) e non "bombardati” di ormoni, antibiotici o altri farmaci e, allo stesso modo, anche frutta e verdura coltivate senza trattamenti chimici.
Un grosso punto di forza per il nostro benessere è il ritorno a cibi più naturali, non trattati industrialmente, non conservati o alterati per variarne il sapore o per ottenere una lunga conservazione.
Si è calcolato che in Italia ogni anno, insieme al cibo, ingeriamo in media circa 12 kg di sostanze chimiche di sintesi che costringono fegato e reni ad un superlavoro, mandano in tilt il nostro sistema ormonale e a lungo andare ci fanno ammalare.