Le intolleranze alimentari
Le intolleranze alimentari sono dovute a problemi metabolici, non a reazioni allergiche e sono legate ad alimentazione e stile di vita scorretti oltre che alla presenza di troppi additivi chimici nel cibo che consumiamo. Miglioriamo la qualità della nostra alimentazione e della nostra vita per attenuare i problemi dovuti alle intolleranze.
Si parla ormai sempre più spesso di Intolleranze Alimentari: cerchiamo di chiarire alcuni punti.
Molti confondono le intolleranze alimentari con le allergie: quando si è intolleranti nei confronti di un certo alimento significa che non si riesce a digerirlo, ad assimilarlo, per cui provoca molteplici disturbi a livello digestivo, cefalea o malessere generalizzato. E’ però un problema puramente metabolico, non c’è alcun intervento da parte del sistema immunitario contro quel cibo, cosa che invece avviene in una allergia.
Molti confondono le intolleranze alimentari con le allergie: quando si è intolleranti nei confronti di un certo alimento significa che non si riesce a digerirlo, ad assimilarlo, per cui provoca molteplici disturbi a livello digestivo, cefalea o malessere generalizzato. E’ però un problema puramente metabolico, non c’è alcun intervento da parte del sistema immunitario contro quel cibo, cosa che invece avviene in una allergia.
Perchè sono tanto diffuse
Tante sono le componenti che hanno contribuito a far aumentare le intolleranze alimentari nell'epoca attuale: ritengo che il problema sia legato prevalentemente ad una alimentazione non corretta, associata ad un altrettanto scorretto stile di vita.
Nutrirsi è diventato ormai una corsa frenetica per mangiare nel minor tempo possibile oppure abbuffarsi più per golosità o per nervosismo piuttosto che per fame. Abbiamo invertito il processo alimentare inscritto in noi dai primordi dei tempi: bisognerebbe tornare a mangiare in quantità più ridotte e poche volte al giorno, in maniera più calma, sacro e naturale, assumendo pasti meno abbondanti ma ricchi di nutrienti.
Oggi viviamo la situazione opposta: ingeriamo alimenti precotti, conservati, chimicamente modificati e per di più a "calorie vuote”, cioè con un grande impatto calorico, ma con poche sostanze nutritive importanti (sali minerali, vitamine ed enzimi), in quantità esagerate e spesso di fretta.
Non a caso le intolleranze alimentari sono più diffuse sopratutto nelle popolazioni più industrializzate (come la nostra) e questa crescita esponenziale negli ultimi anni è stata sicuramente favorita dal consumo di cibi non naturali: molti additivi chimici, cibi non stagionali, e in generale da un comportamento alimentare scorretto.
Nutrirsi è diventato ormai una corsa frenetica per mangiare nel minor tempo possibile oppure abbuffarsi più per golosità o per nervosismo piuttosto che per fame. Abbiamo invertito il processo alimentare inscritto in noi dai primordi dei tempi: bisognerebbe tornare a mangiare in quantità più ridotte e poche volte al giorno, in maniera più calma, sacro e naturale, assumendo pasti meno abbondanti ma ricchi di nutrienti.
Oggi viviamo la situazione opposta: ingeriamo alimenti precotti, conservati, chimicamente modificati e per di più a "calorie vuote”, cioè con un grande impatto calorico, ma con poche sostanze nutritive importanti (sali minerali, vitamine ed enzimi), in quantità esagerate e spesso di fretta.
Non a caso le intolleranze alimentari sono più diffuse sopratutto nelle popolazioni più industrializzate (come la nostra) e questa crescita esponenziale negli ultimi anni è stata sicuramente favorita dal consumo di cibi non naturali: molti additivi chimici, cibi non stagionali, e in generale da un comportamento alimentare scorretto.
I test per le intolleranze alimentari
Esistono vari tipi di test per la diagnosi delle intolleranze alimentari (il test leuco-citotossico, il vega-test, il test del capello, il test chinesiologico, ecc), ma ancora non vi è una dimostrazione scientifica della validità di uno piuttosto che di un altro.
Cerchiamo intanto di migliorare la qualità del cibo che ingeriamo e il modo di mangiare, così, probabilmente, potremmo "dimenticare” alcuni dei nostri piccoli o grandi disturbi.
Cerchiamo intanto di migliorare la qualità del cibo che ingeriamo e il modo di mangiare, così, probabilmente, potremmo "dimenticare” alcuni dei nostri piccoli o grandi disturbi.